Chi siamo

Le origini


La Società Italiana di Sessuologia Clinica e Psicopatologia Sessuale (SISPSe) è una società scientifica costituitasi in Torino nel gennaio 2001. La SISPSe ha consolidate radici cliniche e scientifiche, rappresentate dall’attività svolta nel campo in oggetto da professionisti e da organizzazioni clinico -scientifiche quali l’Unità di Sessuologia Clinica e Psicopatologia Sessuale della Clinica Psichiatrica Universitaria dell’Ospedale S. Luigi Gonzaga (Orbassano-Torino) e l’A.R.Se.P. (Associazione per la Ricerca Sessuologica in Psichiatria) che, costituitesi nel corso dell’ultimo decennio del secolo XX, hanno operato clinicamente e scientificamente in ambito torinese e regionale. Lo stratificarsi progressivo di queste molteplici esperienze ha costituito il fondamento culturale e motivazionale dei fondatori della società che, mossi dal desiderio di promuovere e articolare il discorso sulla sessualità nella prassi psichiatrica, hanno ritenuto di aver uno strumento di maggiore efficacia se i loro sforzi fossero stati profusi all’interno di un coordinamento societario avente un respiro nazionale. Così è nata, dalla passione e dall’esperienza, la SISPSe.

L’idea di fondare una Società, che avesse come oggetto di studio la sessualità nelle sue
declinazioni con i disturbi mentali e con la disciplina psichiatrica stessa, non è stata quindi il frutto di un’estemporanea, sia pur felice, intuizione, ma è emersa dalla comprensione, maturata nella prassi clinica, dell’importanza della vita sessuale nella comprensione della persona, nell’articolazione dei progetti terapeutici, nonché nell’individuazione di specifici piani di
trattamento per le patologie sessuali correlate a disturbi psichiatrici o presenti in comorbidità con essi. Sin dalla sua fondazione il Direttivo della Società ha operato per stabilire collegamenti con altre organizzazioni e associazioni pubbliche, private, del III settore, nazionali e internazionali,
interessate ai problemi della sessualità. A seguito, il primo Direttivo della SISPSe, sotto la presidenza del prof. Carlo Rosso, si è impegnato per ottenere il riconoscimento di “Sezione Speciale” da parte della Società Italiana di Psichiatria (SIP) che è ufficialmente giunto nel giugno del 2002. Tale
riconoscimento ha inaugurato un periodo di proficua collaborazione con la SIP che tuttora prosegue e si è concretizzato nell’organizzazione di numerosi eventi scientifici.

La prima area di studio teorico e intervento clinico che ha caratterizzato la SISPSe, e ne ha, come detto, determinato la nascita, è stata quella delle relazioni intercorrenti tra malattia mentale e funzione sessuale e di converso tra disfunzioni sessuali e le implicate alterazioni emotive e cognitive. Tale rapporto, poco noto, misconosciuto e complesso, è stato ed è tuttora uno dei
principali ambiti di riflessione teorica e clinica che è oggetto di studio da parte di una sezione della società che opera all’interno di diverse Comunità Psichiatriche site nella regione Piemonte.
Uno dei congressi organizzato dalla società sul tema: “Sessualità e sofferenza mentale:
declinazioni di una complessità” testimonia, appunto, l’impegno profuso in questa direzione.

Tale patrimonio di conoscenza da anni si condensa in una esperienza didattica a beneficio degli studenti del Corso di Laurea Triennale in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica afferente al Dipatimento di Scienze Cliniche e Biologiche dell’Università di Torino. Sulla stessa linea la SISPSe si è impegnata nella collaborazione con l’Istituto Scientifico di Psicosessuologia Integrata (ISPSI), un’associazione composta da professionisti di area medica e psicologica, che intende promuovere lo studio, la conoscenza della sessualità e della salute sessuale attraverso percorsi formativi e di ricerca, a cui la SISPSe collabora con docenze presso il master biennale di Sessoanalisi.
Una seconda area di intervento teorico e clinico in cui ha operato la SISPSe è quella del comportamento sessuale non controllato. Questa area clinica identificata nei contributi teorici e clinici moderni come sexual addiction, sexual compulsivity, hypersexuality e paraphilia related disorders, costituisce un’area della psicopatologia sessuale ancora oggi abbastanza misconosciuta
nella realtà italiana. Lo sviluppo di conoscenze e competenze in questo ambito ha stimolato la costruzione di contatti con studiosi del settore. Tra questi, quello con il Prof. Martin Kafka, psichiatra della Harvard University of Boston, è stato il più fecondo da un punto di vista scientifico, didattico e umano ed ha favorito lo sviluppo di una rete di relazioni internazionali che ha contribuito alla crescita culturale della società.
In occasione dell’ottavo congresso dell’International Association for the  Treatment of Sexual Offender (IATSO) tenutosi ad Atene nel 2004, il prof. Rosso e la dott.ssa Garombo incontrano per la prima volta di persona il prof. Kafka. Durante un colloquio a margine dei lavori congressuali è proprio il prof. Kafka che suggerisce di riflettere sull’opportunità di sviluppare per il contesto
italiano un programma di trattamento per autori di reato sessuale. Indica nel prof. Grubin, docente di psichiatria forense ed esperto nel trattamento dei “sexual offender” in Inghilterra, un possibile tutor e referente in merito al progetto. In un successivo direttivo della SISPSe si conviene sull’opportunità di ampliare l’ambito di intervento anche al punto del trattamento degli autori di
reato sessuale. A tale scopo viene inaugurata una terza task force della società che dallo stesso anno inizia ad operare per quanto necessario ad approntare un programma di trattamento intramurario a beneficio di soggetti autori di reato sessuale. Nel 2006 viene organizzato in Torino un primo convegno dedicato al problema degli autori di reato sessuale: “Sexual offender: il ruolo degli operatori della salute mentale nella gestione e nel trattamento del Sexual offender”.
Convegno a cui gli stessi Martin Kafka e Don Grubin partecipano come relatori. In questa sede si concorda un soggiorno di studio presso la NorthUmbria University di New Castle e il collegato Probation Service al fine di perfezionare la conoscenza e i metodi operativi del NorthUmbria Sexual Offender Programme.
Nel febbraio del 2008 una delegazione della SISPSe tra cui il prof. Carlo Rosso e la dott.ssa Maura Garombo, insieme ad altri collaboratori, partecipano ad una esperienza formativa intensiva presso la NorthUmbria University dove si sono acquisite le nozioni e le competenze per inaugurare uno dei primi programmi di trattamento intramurario per autori di reato sessuale in Italia. Inizia così una prima attività formativa destinata agli operatori  dell’amministrazione penitenziaria sul tema degli autori di reati sessuali presso la Casa Circondariale di Saluzzo. Nel 2009 il progetto di trattamento per autori di reato sessuale denominato “Oltre il Muro” è favorevolmente accolto dal
Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) del Piemonte e della Valle d’Aosta e viene inaugurato presso la Casa circondariale di Vercelli a partire dal 2010. La prima fase del progetto è finanziata per un anno dalla Regione Piemonte. Dal luglio 2011 al dicembre 2012 i finanziamenti al progetto sono erogati dalla Compagnia di San Paolo di Torino, dal settembre 2014 a settembre 2015 dalla Chiesa Valdese. Al momento il progetto è finanziato dalla Biver Banca di Vercelli, che da circa tre anni sta garantendo la continuità del progetto “Oltre il Muro”.
Una criticità è rappresentata dal fatto che l’erogazione dei fondi, che ha sempre una durata limitata, non garantisce la continuità del programma.

Una criticità è rappresentata dal fatto che l’erogazione dei fondi, che ha sempre una durata
limitata, non garantisce la continuità del programma.

Le linee guida operative del Progetto “Oltre il Muro” derivate dall’esperienza nel NorthUmbria
Sexual Offender Programme sono le seguenti:

  • individuazione degli autori di reato sessuale trattabili
  • Utilizzo di Strumenti di Valutazione del rischio statico e dinamico
  • Gestione del rischio attraverso gruppi di trattamento specifici
  • Diffusione e condivisione delle esperienze acquisite

Il parallelo lavoro di studio e analisi della letteratura scientifica nell’ambito degli autori di reato e la necessità di iniziare a dare una forma alla mole di conoscenze acquisite si condensa nella
stesura di un manuale pubblicato nel 2010 dal Centro Scientifico Editore/Ermes e dal titolo “Aggressori sessuali, la comprensione empirica del comportamento abusante”(Rosso, Garombo, Furlan 2010), primo volume in Italia ad introdurre alla comprensione scientifica del fenomeno dell’aggressione sessuale.
Successivamente attraverso un lavoro di rilevamento dati, in diverse case di reclusione del nord Italia, su un campione di 308 detenuti per reati sessuali, la SISPSe ha validato, in collaborazione con il Centro Nazionale Ricerca (CNR), il Risk Matrix 2000, primo strumento italiano per la valutazione del rischio di recidiva statico (David Thornton, Ph.D. Adattamento italiano a cura di M.
Garombo, S. Salvadori, A. Contarino, C. Rosso). Tale studio di validazione è stato successivamente approvato e pubblicato sul Journal of Sexual Aggression nel settembre 2015 (Garombo, et al.2015).


Nel corso di questi anni operativi sul campo sono nate nuove esigenze relative al trattamento e alla ricerca, derivate da una maggiore conoscenza del tema trattato e dalla necessità di ulteriori approfondimenti. Nasce da qui lo sviluppo di un progetto di ricerca relativo all’analisi e all’impatto
degli eventi traumatici precoci e della correlazione tra problemi correlati alle dipendenze e comportamenti sessuali devianti. A tal proposito anche l’area trattamentale ha implementato il programma attraverso l’introduzione di specifiche sessioni di Emdr (Eye Movement Desensization Reprocessing) di gruppo, per l’elaborazione delle esperienze traumatiche emerse, oltre ad
ampliare il programma di intervento dagli aggressori sessuali agli uomini violenti maltrattanti.
Inoltre, la Sispse sta attualmente collaborando con la fondazione Molo, per un progetto di ricerca mirato alla somministrazione di scale di valutazione delle esperienze traumatiche infantili, che possano mettere in luce l’impatto sui successivi comportamenti violenti o abusanti. Perseguendo l’obiettivo di crescere a livello nazionale con delle linee guida comuni, dall’ottobre
2017 la SISPSe è entrata a far parte del Coordinamento Nazionale Trattamento e Ricerca
sull’Aggressione Sessuale (Contras-ti), con il ruolo della vice presidenza.
I rapporti tra patologia psichiatrica e problemi sessuali, la psicopatologia sessuale, il comportamento maltrattante e abusante, sono le attuali aree di intervento della Società.
La Società si prefigge di realizzare approfondimenti scientifici e una sensibilizzazione culturale verso questi problemi nonché di individuare e attuare appropriati interventi preventivi e terapeutici. Gli strumenti che sono utilizzati a questi scopi sono le supervisioni, i corsi di formazione, i simposi, i congressi, i contributi teorici, le ricerche scientifiche.
L’importanza di un trattamento efficace per uomini violenti è divenuto una priorità, giustificata dal sempre maggior numero di vittime di crimini violenti in Italia. Tale priorità si è estesa anche alle politiche sociali che intendono rispondere in modo diretto ed efficace all’incremento della criminalità su donne e bambini.

L’ambito formativo è un altro dei settori di interesse della SISPSe. La scarsa conoscenza relativa alle basi dei comportamenti sessuali e violenti e la forte stigmatizzazione di questo tipo di reato ha reso necessario condividere la nostra esperienza sul campo. Nascono così programmi formativi all’interno delle case circondariali, al fine di fornire agli operatori del settore validi strumenti per relazionarsi con questo tipo di soggetti.
Inoltre, la consapevolezza che il nostro lavoro si confronta inevitabilmente con le problematiche dell’intersoggettività abbiamo realizzato programmi formativi mirati a migliorare la comprensione di quanti e quali fattori si intreccino nelle relazioni umane, indirizzati a coloro che si confrontano
quotidianamente con un tipo di utenza che riporta problematiche psichiatriche o psicologiche, come case di cura, servizi sociali del territorio, centri antiviolenza e comunità e recentemente anche programmi di educazione affettiva e sessuale nelle scuole.
A partire dal 2009 il prof. Rosso e la dott.ssa Contarino hanno cominciato ad occuparsi di sessualità anche all’interno del contesto delle comunità psichiatriche, che ospitano tra gli altri utenti autori di reati violenti e sessuali. L’esperienza fino ad allora maturata ha permesso di introdurre il tema della sessualità in ambito psichiatrico, con l’obiettivo di ampliare la prospettiva di intervento. Gli ospiti delle comunità “Quattro Venti” e “Soggiorno Maria Teresa” sono infatti inseriti in un percorso riabilitativo che prevede una valutazione psicodiagnostica mirata all’individuazione delle problematiche affettive, relazionali e sessuali prima di essere introdotti al
gruppo psicoterapeutico “Comportamenti a Rischio”, all’interno del quale vengono trattate problematiche correlate all’uso di alcol, sostanze o alle conseguenze di comportamenti violenti.
Questo percorso coinvolge pazienti psichiatrici, ma è aperto anche a coloro che hanno già scontato una pena e che necessitano di una fase riabilitativa intermedia, che precede il reinserimento sociale.
In parallelo esiste la possibilità di proseguire il percorso intramurario del progetto “Oltre il muro” sul territorio, grazie alla collaborazione con l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Vercelli, o attraverso il lavoro psicoterapeutico privato, per coloro che presentano delle prescrizioni
specifiche o che intendono approfondire il percorso di crescita personale, a seguito di esperienze restrittive e traumatiche.

La possibilità di muoversi su più fronti, grazie alle nostre differenti professionalità ha reso questi 18 anni di attività SISPSe multidisciplinare e capace di coinvolgere le numerose aree di intervento, sopra citate, con l’obiettivo di continuare a crescere ed evolvere attraverso sempre nuove sfide.