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Progetti di trattamento, rieducazione e reinserimento sociale

Storia del trattamento intramurario “Oltre il Muro” 15 anni di lavoro sugli autori di reato sessuale

La SISPSe, dedicandosi allo sviluppo di conoscenze e competenze in questo ambito ha stimolato la costruzione di contatti con studiosi del settore. Tra questi, quello con il Prof. Martin Kafka, psichiatra della Harvard University of Boston, è stato il più fecondo da un punto di vista scientifico, didattico e umano ed ha favorito lo sviluppo di una rete di relazioni internazionali che ha contribuito alla crescita culturale della società.

In occasione dell’ottavo congresso della IATSO, “International Association for the Treatment and Management of Sexual Offender”, tenutosi ad Atene nel 2004, il prof. Rosso e la dott.ssa Garombo incontrano per la prima volta di persona il prof. Kafka. Durante un colloquio a margine dei lavori congressuali è proprio il prof. Kafka che suggerisce di riflettere sull’opportunità di sviluppare per il contesto italiano un programma di trattamento per autori di reato sessuale. Indica nel prof. Grubindocente di psichiatria forense ed esperto nel trattamento dei “sexual offender” in Inghilterra, un possibile tutor e referente in merito al progetto. In un successivo direttivo della SISPSe si conviene sull’opportunità di ampliare l’ambito di intervento anche al punto del trattamento degli autori di reato sessuale.

Nel 2006 viene organizzato a Torino un primo convegno dedicato al problema degli autori di reato sessuale: “Sexual offender: il ruolo degli operatori della salute mentale nella gestione e nel trattamento del Sexual offender”.

Convegno a cui gli stessi Martin Kafka e Don Grubin partecipano come relatori. In questa sede si concorda un soggiorno di studio presso la NorthUmbria University di New Castle e il collegato Probation Service al fine di perfezionare la conoscenza e i metodi operativi del NorthUmbria Sexual Offender Programme.

Nel febbraio del 2008 una delegazione della SISPSe tra cui il prof. Carlo Rosso e la dott.ssa Maura Garombo, insieme ad altri collaboratori, partecipano ad una esperienza formativa intensiva presso la NorthUmbria University dove si sono acquisite le nozioni e le competenze per inaugurare uno dei primi programmi di trattamento intramurario per autori di reato sessuale in Italia. Inizia così una prima attività formativa destinata agli operatori dell’amministrazione penitenziaria sul tema degli autori di reati sessuali presso la Casa Circondariale di Saluzzo. 

Nel 2009 il progetto di trattamento per autori di reato sessuale denominato “Oltre il Muro” è favorevolmente accolto dal Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) del Piemonte e della Valle d’Aosta e viene inaugurato presso la Casa circondariale di Vercelli a partire dal 2010. La prima fase del progetto è finanziata per un anno dalla Regione Piemonte. 

Dal luglio 2011 al dicembre 2012 i finanziamenti al progetto sono erogati dalla Compagnia di San Paolo di Torino, dal settembre 2014 a settembre 2015 dalla Chiesa Valdese. Al momento il progetto è finanziato dalla Biver Banca di Vercelli, che da anni sta garantendo la continuità del progetto “Oltre il Muro”.

Una criticità è rappresentata dal fatto che l’erogazione dei fondi, che ha sempre una durata limitata, non garantisce la continuità del programma.

Le linee guida operative del Progetto “Oltre il Muro” derivate dall’esperienza nel NorthUmbria Sexual Offender Programme sono le seguenti:

Individuazione degli autori di reato sessuale trattabili

Utilizzo di Strumenti di Valutazione del rischio statico e dinamico

Gestione del rischio attraverso gruppi di trattamento specifici

Diffusione e condivisione delle esperienze acquisite

Il parallelo lavoro di studio e analisi della letteratura scientifica nell’ambito degli autori di reato e la necessità di iniziare a dare una forma alla mole di conoscenze acquisite si condensa nella stesura di un manuale pubblicato nel 2010 dal Centro Scientifico Editore/Ermes e dal titolo “Aggressori sessuali, la comprensione empirica del comportamento abusante” (Rosso, Garombo, Furlan 2010), primo volume in Italia ad introdurre alla comprensione scientifica del fenomeno dell’aggressione sessuale.

Successivamente attraverso un lavoro di rilevamento dati, in diverse case di reclusione del nord Italia, su un campione di 308 detenuti per reati sessuali, la SISPSe ha validato, in collaborazione con il Centro Nazionale Ricerca (CNR), il Risk Matrix 2000, primo strumento italiano per la valutazione del rischio di recidiva statico (David Thornton, Ph.D. Adattamento italiano a cura di M. Garombo, S. Salvadori, A. Contarino, C. Rosso). Tale studio di validazione è stato successivamente approvato e pubblicato sul Journal of Sexual Aggression nel settembre 2015 (Garombo, et al.2015).

Nel corso di questi anni operativi sul campo sono nate nuove esigenze relative al trattamento e alla ricerca, derivate da una maggiore conoscenza del tema trattato e dalla necessità di ulteriori approfondimenti. Nasce da qui lo sviluppo di un progetto di ricerca relativo all’analisi e all’impatto degli eventi traumatici precoci e della correlazione tra problemi correlati alle dipendenze e comportamenti sessuali devianti. A tal proposito anche l’area trattamentale ha implementato il programma attraverso l’introduzione di specifiche sessioni di Emdr (Eye Movement Desensization Reprocessing) di gruppo, per l’elaborazione delle esperienze traumatiche emerse, oltre ad ampliare il programma di intervento dagli aggressori sessuali agli uomini violenti maltrattanti.

Inoltre, la Sispse sta attualmente collaborando con la fondazione Molo, per un progetto di ricerca mirato alla somministrazione di scale di valutazione delle esperienze traumatiche infantili, che possano mettere in luce l’impatto sui successivi comportamenti violenti o abusanti. Perseguendo l’obiettivo di crescere a livello nazionale con delle linee guida comuni, dall’ottobre 2017 la SISPSe è entrata a far parte del Coordinamento Nazionale Trattamento e Ricerca sull’Aggressione Sessuale (Contras-ti), con il ruolo della vicepresidenza.

Nel 2022 la SISPSe diventa anche Centro di ascolto per Uomini Autori di Violenza (CUAV).

L’importanza di un trattamento efficace per uomini violenti è divenuta una priorità, giustificata dal sempre maggior numero di vittime di crimini violenti in Italia. Tale priorità si è estesa anche alle politiche sociali che intendono rispondere in modo diretto ed efficace all’incremento della criminalità su donne e bambini.

L’ambito formativo è un altro dei settori di interesse della SISPSe. La scarsa conoscenza relativa alle basi dei comportamenti sessuali e violenti e la forte stigmatizzazione di questo tipo di reato ha reso necessario condividere la nostra esperienza sul campo. Nascono così programmi formativi all’interno delle case circondariali, al fine di fornire agli operatori del settore validi strumenti per relazionarsi con questo tipo di soggetti.

In parallelo la SISPSe si è impegnata a creare la possibilità di proseguire il percorso intramurario del progetto “Oltre il muro” sul territorio, grazie alla collaborazione con l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Vercelli, o attraverso il lavoro psicoterapeutico privato, per coloro che presentano delle prescrizioni specifiche o che intendono approfondire il percorso di crescita personale, a seguito di esperienze restrittive e traumatiche. In questi anni, più di 200 persone sono state prese in carico della SISPSe. 

Ad oggi, meno di 5 di queste persone hanno commesso recidive per la stessa tipologia di reato.