La Sispse è sede tirocini per la facoltà di psicologia dell’università degli studi di Torino, dell’Università di Urbino, di Padova, dell’IUS-TO Rebaudengo, Università pontificia salesiana di Torino.
Le attività proposte dalla società si sviluppano in due ambienti:
nell’ambito della sede della società scientifica (attività di progettazione, foundraising, formazione a enti terzi e organizzazioni di incontri culturali).
All’interno della casa circondariale di Vercelli per quanto concerne i programmi di trattamento rivolti ad autori di reati sessuali (attività di assessment, primi colloqui, partecipazione a gruppi di abilità sociali e di trattamento).
Il Programma di tirocinio è specifico per le lauree magistrali, data la complessità del tema
trattato e prevede:
– studio e approfondimento del tema degli autori di reato sessuale e dei maltrattanti
– Studio, applicazione e scoring dell’assessment per la valutazione del rischio di recidiva statico e dinamico
– Partecipazione a progetti di ricerca in corso
– Partecipazione alla riunione settimanale del gruppo di lavoro
– Partecipazione alla riunione di equipe presso la Casa Circondariale di Vercelli
– Partecipazione all’attività formativa
– Partecipazione con ruolo di osservatore ad alcune sezioni del programma di trattamento
– Possibilità di acquisire competenze nella stesura di progetti nazionali ed europei
– Supervisione all’impatto emotivo del contesto carcerario sul
Tirocinante
Supervisione ai tirocinanti
Data la natura particolarmente emotiva del lavoro in ambiente penitenziario, a disposizione di ogni tirocinante vengono fornite ore di supervisione mirate a lavorare sugli stati emotivi che vengono vissuti.
Così come il gruppo è stato scelto come strumento di elezione per lo svolgimento del trattamento intramurario, esso viene adottato anche per i momenti di supervisione.
Riuscire a dar voce alle proprie esperienze ed emozioni negative in uno spazio protetto è importante perché permette la metabolizzazione e mentalizzazione delle stesse.
Il gruppo inoltre favorisce il riconoscimento reciproco e l’immedesimazione. Aiuta anche tutte quelle persone che tendono ad essere distanti dai propri vissuti ad avvicinarsene facendo prima esperienza dei racconti altri.
I gruppi di supervisione si incontrano mensilmente. Utilizzare metodologie differenti, che permettano modalità differenti di condivisione (la parola e la messa in scena) dei vissuti è un elemento importante poiché cerca di mettere ogni persona nella condizione di potersi esprimere senza doversi adattare a modelli che possono risultare scomodi e potrebbero inibire il dialogo.
Soprattutto in ambito di supervisione ai vissuti, è fondamentale che il gruppo sia il più possibile flessibile.